Tulipani, iris, narcisi e begonie sono tutti bulbi che colorano ed arricchiscono i nostri giardini e balconi, le aiuole e i parchi in città. Provenienti dall’Olanda, dove la coltivazione dei bulbi iniziò circa 400 anni fa diventando poi una delle voci di mercato più proficue del paese, i bulbi necessitano di alcune attenzioni particolari per il loro impianto, la manutenzione ed il successivo riutilizzo, ma non tutti conoscono le regole base per la loro coltivazione. Vediamo quali sono le cose da sapere sui bulbi, cosa sono, come acquistarli e mantenerli, le regole giuste per una buona coltivazione dei bulbi.
Coltivazione bulbi: cosa sono i bulbi
I bulbi sono delle piante molto simili nell’aspetto a dei cipollotti formati da foglie carnose, le squame, che racchiudono al loro interno l’embrione del fiore nutrendolo nel periodo di interramento. Alla base dei bulbi vi sono le radici e delle sottili foglie proteggono a loro volta le foglie carnose, formando la cosiddetta tunica. I bulbi possono essere suddivisi in bulbi a fioritura primaverile, che vengono piantati in autunno come l’anemone, l’iris o il tulipano, e i bulbi a fioritura estiva che vengono piantati in primavera, come la begonia, la dalia o il giglio. Nella maggior parte dei casi i bulbi a fioritura primaverile sono classificabili come rustici poichè vengono interrati in autunno e sopravvivono al freddo dell’inverno sbocciando in primavera, mentre i bulbi a fioritura estiva sono definiti delicati poichè non resistono al freddo e vanno interrati a primavera. Simili ai bulbi, da cui nascono fiori come i gladioli, sono i cormi che si differenziano dai primi per una forma più piatta e per il fatto che mantengono il nutrimento per il fiore nella base invece che nelle foglie carnose. I tuberi o le radici tuberose, invece, dai quali nascono ad esempio i fiori della begonia e della dalia, sono dei fusti sotterranei simili a patate e senza la tunica protettiva. Le ninfee e i mughetti sono invece esempi di rizomi, fusti ispessiti che si sviluppano sia sottoterra che in superficie.
Coltivazione bulbi: regole per una buona coltivazione dei bulbi
Per iniziare, vanno ricordate alcune regole base per l’acquisto dei bulbi, che può essere fatto in supermercati, vivai o anche online. I bulbi a fioritura primaverile vengono acquistati nel periodo di Settembre-Ottobre mentre i bulbi a fioritura estiva vengono acquistati fra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera ed è importante sempre ricordare che non vi devono essere ammaccature o macchie nere sui bulbi e che la base deve essere integra e di buona consistenza. E’ bene eseguire la coltivazione dei bulbi subito dopo l’acquisto in un terreno fresco dove non siano stati piantati altri bulbi da diverso tempo, nè tantomeno aglio o cipolle. I bulbi devono essere posti nel terreno in cui deve essere scavata una buca dalle pareti abbastanza regolari; a questo scopo è utile il piantabulbi, un attrezzo che permette di scavare una buca indicando anche la profondità a cui sono collocati i bulbi.
Dopo l’impianto dei bulbi, il terreno va innaffiato abbondantemente, azione che deve essere ripetuta dopo un mese dalla coltivazione e sospesa nel periodo invernale. Dopo la fioritura, in alcuni casi come gli anemoni e i narcisi, i bulbi possono essere lasciati nel terreno aspettando la fioritura nella stagione successiva e diminuendo l’irrigazione nel periodo vegetativo. In altri casi, come per il tulipano o il giacinto, è preferibile estrarli dal terreno e conservarli in luogo asciutto e al buio senza innaffiarli per evitare la formazione delle muffe fino al futuro interramento