La rosa, regina dei nostri giardini, fin dai tempi più antichi è stata coltivata e amata per i suoi bellissimi fiori dai diversi colori e profumi. Utilizzata non solamente come ornamento ma anche nell’industria profumiera e cosmetica o nella medicina che utilizza i suoi estratti naturali, la rosa necessita di cure e attenzioni per poter crescere nel migliore dei modi e allietare con i suoi splendidi fiori chi la guarda. Ecco alcuni cenni generali sulla rosa e suggerimenti per una buona coltivazione e cura di questa pianta.
Ecco a voi la regina del giardino, la rosa.
Rosa: informazioni generali
La rosa è indubbiamente uno dei fiori più amati e coltivati nei giardini, sui balconi, nelle aiuole e sicuramente uno dei fiori più antichi: resti di rose sono stati trovati in Nord America risalenti a ben 40 milioni di anni fa. La rosa fa parte della famiglia delle Rosacee che comprende circa 2000 specie fra erbe, arbusti e alberi, e ne esistono ben 150 specie considerando anche gli ibridi e i cultivar, cioè le varietà create da una pianta coltivata. La rosa è originaria sia dei paesi europei che asiatici da cui sono state create nuove varietà nel corso del tempo e si sviluppa in fusti con alla base spine per proteggersi e foglie verde scuro; l’altezza può variare dai 20 cm fino ad alcuni metri mentre i fiori della rosa possono essere semplici o multipli, sono molto profumati e di medie dimensioni. La rosa può essere rampicante, cespugliosa, strisciante, ad alberello o arbusto; la fioritura avviene nel periodo di Maggio-Giugno nelle specie dell’Europa e del Nord America che fioriscono una volta l’anno mentre, in alcune specie delle asiatiche, si può avere la fioritura fino al periodo invernale. Le specie di rosa prettamente italiane sono 30, tra cui troviamo la conosciutissima rosa canina, mentre l’origine del nome Rosa deriverebbe dalla lingua celtica e più precisamente dalla parola Rhod che significa rosso.
Rosa: coltivazione della rosa
La rosa, nella maggior parte dei casi, ha bisogno di trovarsi in un ambiente soleggiato, con un’esposizione al sole anche di 6 ore al giorno e possibilmente in un ambiente areato ma non troppo poichè non tollera il vento molto forte. Resiste bene all’inverno purchè la base sia ben coperta dal terreno mentre soffre maggiormente nei periodi più caldi dell’anno durante i quali entra nello stato vegetativo e non fiorisce. Per una maggiore protezione delle pianta, si possono immergere le radici della rosa in acqua a temperatura ambiente con argilla e fango, per circa dodici ore, creando uno strato protettivo sulle radici. Il terreno ideale per la coltivazione della rosa è pianeggiante ed è importante non lasciare acqua ristagnante durante l’annaffiatura perchè in questo caso la rosa marcisce facilmente. Il periodo migliore per la coltivazione è in autunno o alla fine dell’inverno. L’annaffiatura della rosa deve essere molto regolare nei periodi caldi mentre nel periodo invernale può essere minore e a volte è sufficiente la pioggia; va ricordato che è meglio non bagnare foglie e fiori per evitare la formazione di funghi. In Autunno e in Giugno la rosa può essere concimata con un concime di tipo organico.
Rosa: potatura della rosa e malattie della rosa
La potatura è molto importante per una buona crescita e fioritura della rosa. Infatti, per avere i nuovi rami e i nuovi boccioli di rosa, nel periodo che va fra metà Gennaio e metà Marzo, e quindi prima della ripresa vegetativa, la rosa va potata. Una buona potatura prevede il taglio di tutti i rami deboli mentre anche quelli più resistenti vanno ridotti circa della metà della loro lunghezza, poichè la rosa nuova fiorirà sul ramo nuovo. Nel caso delle rose rampicanti è bene potarle subito dopo la fioritura poichè normalmente fioriscono sui rami vecchi anzichè sui rami nuovi. Importante pulire le cesoie dopo la potatura della singola rosa in modo che eventuali malattie non si trasmettano di pianta in pianta. Le malattie e gli insetti che colpiscono la rosa sono numerosi e possono colpire sia le radici, come nel caso dei vermi bianchi, sia il fusto, come cocciniglie e pidocchi, sia le foglie e i fiori come ad esempio con i ragni rossi, i pidocchi o i funghi e la ruggine. Oltre i rimedi chimici acquistabili presso vivai e negozi specializzati, vi sono anche i rimedi più tradizionali come ad esempio quello di spruzzare acqua in cui è stato sciolto un pò di sapone di Marsiglia sulle foglie e i fiori colpiti da pidocchi per far sì che questi si distacchino oppure, sempre nel caso dei pidocchi, utilizzare il tabacco dei sigari e più precisamente far macerare i mozziconi dei sigari in acqua e poi spruzzare quest’ultima sulla rosa.