La spesa energetica di una famiglia italiana deriva da un insieme di fattori e modalità di uso che rischiano sempre più di far lievitare i costi delle bollette mensili; si calcola che quasi il 60% dell’importo complessivo per il funzionamento energetico della casa deriva dall’uso di:
sistemi di riscaldamento e raffreddamento (termosifoni, caldaie a condensazione, sistemi di riscaldamento a pavimento, ventilatori, deumidificatori, condizionatori);
utilizzo di acqua calda;
utilizzo della cucina e dei principali elettrodomestici, come lavatrici, lavastoviglie, ferro da stiro, forno, frigoriferi (che non consumano particolare potenza, ma che devono necessariamente rimanere accesi 24 ore su 24)
Di seguito alcuni consigli che tutti noi possiamo seguire per conseguire un risparmio energetico sicuro.
Indice
Corretto utilizzo e manutenzione dei termosifoni
L’impianto di riscaldamento, soprattutto se autonomo, non può mai essere lasciato in uno stato di cattiva manutenzione. Anche per questo è previsto che annualmente si debba effettuare la manutenzione dello stesso, così da verificarne il corretto funzionamento ed il controllo dei fumi; attenzione, si tratta di un tipo di intervento di manutenzione del quale non dobbiamo mai dimenticarci, anche perché in caso di un controllo da parte del Comune si rischia di pagare una sanzione (da un minimo di 500€ fino a un massimo di 3.000 €, in base a quanto stabilito dal D.Lgs 192/2005).
Una piccola forma di manutenzione che possiamo fare a casa è anche quella di effettuare ogni anno lo sfiato delle valvole dei termosifoni; si tratta di un’operazione semplicissima che tutti possono fare da soli, semplicemente aprendo le valvole e facendo uscire acqua e vapore in eccesso, cosa che consente di migliorare il sistema di riscaldamento dei termosifoni stessi, che riescono, così, a rilasciare il calore più gradualmente.
Lo sfiato si effettua di solito al termine della bella stagione, prima che sia il momento di doverli riaccendere per l’arrivo dei mesi invernali.
Un altro metodo per utilizzare i vostri termosifoni in modo intelligente è quello di ottimizzarne l’uso soprattutto all’interno delle stanze più sensibili agli sbalzi termici. Per fare questo si può facilmente ricorrere alluso di valvole termostatiche, che consentono la concentrazione del calore solo negli ambienti che più ci interessano. Attraverso l’uso della valvola si può regolare l’erogazione di calore di ciascun termosifone fino ad una temperatura da noi ritenuta ottimale.
Un altro metodo efficace è l’utilizzo di cronotermostati, che consentono di regolare la temperatura di accensione automatica ed il tempo di accensione del termosifone, così da poterlo utilizzare solo in determinati momenti della giornata (ad esempio, si possono accendere 1 ora prima della sveglia in modo da avere un ambiente riscaldato ed alzarci senza sentire quella sgradevole sensazione di freddo).
Utilizzo di forme di riscaldamento differenti dai termosifoni
I termosifoni sono utilizzati all’interno di molte case italiane, ma non rappresentano di certo l’unico metodo per riscaldare la casa. Le innovazioni in questo campo hanno fatto si che nuovi sistemi vengano proposti come alternativi a questo, diventando nel giro di poco tempo particolarmente apprezzato per la loro capacità di conseguire un buon risparmio energetico.
Le stufe a pellet utilizzano l’omonimo combustibile, che ha il vanto di avere un ottimo rapporto tra resa termica e prezzo (il pellet è un combustibile ottenuto dall’essiccazione e pressatura della segatura, unito successivamente alla lignina, un composto chimico organico presente nella cellulosa, per creare dei piccoli cilindri che vengono inseriti all’interno della stufa).
Il vantaggio di avere una stufa a pellet è che si può riscaldare un ambiente molto grande (fino ad oltre i 300 mq) ed eventualmente la si può collegare all’impianto di riscaldamento attualmente esistente.
Davvero molto interessanti sono anche i cosiddetti quadri ad infrarossi, che a prima vista sembrano essere dei semplici quadri con la classica funzione estetica, ma che sono in realtà dei sofisticati sistemi di riscaldamento.
Il vantaggio di questo tipo di strumenti è quello di non riscaldare l’aria, cosa che fanno i termosifoni, ma utilizzare l’irraggiamento per riscaldare direttamente chi è presente all’interno della stanza.
Un metodo di riscaldamento simile è utilizzato anche dai moderni sistemi di riscaldamento a pavimento, che si differenziano per essere composti da un sistema di tubature posto sotto il pavimento e che, tramite il passaggio di acqua calda al suo interno, danno calore a dei pannelli radianti sui quali vengono appoggiati; il risultato è una piacevole sensazione di tepore che si avverte direttamente nel nostro corpo, senza dover riscaldare tutta l’aria dell’ambiente che ci interessa.
Una soluzione che esula dai sistemi di riscaldamento: l’isolamento termico delle intercapedini
Si parla spesso di quale sistema di riscaldamento utilizzare per spendere di meno, ma poco si pensa alla causa che ci spinge a tenerli accesi così a lungo. Se ricorriamo ad accensioni prolungate e ripetute, sicuramente il clima non è dalla nostra parte, ma al tempo stesso vuol dire che si abita in una casa che non riesce a trattenere il calore che si è generato, ed ha grosse difficoltà a mantenere una temperatura interna ottimale in qualunque momento della giornata (circa 19 gradi per una casa di media dimensione).
Tutto questo si ha per colpa delle cosiddette dispersioni termiche, che si generano in quelle parti sensibili della casa che sono state costruite con materiali non idonei al conseguimento di un buon livello di isolamento termico; in questi casi il calore interno tende ad uscire facilmente verso l’esterno (raffreddando di conseguenza l’ambiente), con un ribaltamento della situazione in estate, dove esce il fresco generato dai condizionatori facendo entrare aria calda ed umida da fuori.
Numerosi studi hanno evidenziato come queste problematiche siano presenti soprattutto negli edifici di vecchia data (che purtroppo ancora riguardano la gran parte delle abitazioni attualmente esistenti sul territorio italiano). Stiamo parlando di case costruite con materiali non proprio di prim’ordine, e senza alcun interesse al voler conseguire il risparmio energetico, tematica che è diventata importante solo negli ultimi anni!
Fortunatamente la crescente sensibilizzazione verso la tematica del risparmio energetico ha fatto si che molte abitazioni di nuova generazione venissero costruite con materiali altamente isolanti.
Per le vecchie abitazioni ormai da qualche anno la legge prevede delle detrazioni IRPEF che consentono di incentivare la creazione di interventi di riqualificazione dell’edificio volti al conseguimento del risparmio energetico (parliamo dell’agevolazione fiscale Ecobonus 2020,rinnovato anche nell’ultima Legge di Bilancio).
Per quanto riguarda la realizzazione di interventi di isolamento termico si può ottenere una detrazione fiscale compresa tra il 50 ed il 65% della spesa che si è pagato per effettuare un intervento di riqualificazione energetica che riguarda un singolo appartamento, arrivando fino ad oltre il 75% nel caso in cui si vadano a considerare i condomini, o addirittura l’80-85% se si tratta di interventi che contribuiscono anche all’abbassamento del cosiddetto livello di rischio sismico dell’edificio.
Le metodologie di isolamento termico possibili sono differenti a seconda della zona sulla quale c’è necessità di intervenire (PARETI – TETTI O SOTTOTETTI – CASSONETTI DEGLI AVVOLGIBILI)
Per isolare termicamente LE PARETI si può ricorrere al Cappotto termico (intervento efficace ma costoso) oppure al riempimento delle intercapedini poste in prossimità delle singole pareti interne (se eseguito con schiume isolanti efficaci è molto conveniente e risolutivo).
L’isolamento delle intercapedini resta uno dei metodi più utilizzati, proprio perché si può effettuare senza dover richiedere alcun tipo di autorizzazione, andando a riempire il vuoto presente proprio nelle intercapedini, che genera correnti d’aria anche particolarmente importanti (soprattutto se la dimensione del diametro dell’intercapedine è superiore ai 4 cm).
Attraverso la loro coibentazione (inserimento di materiale isolante, meglio le schiume espanse perché più efficaci e prestazionali) utilizzando la metodologia dell’insufflaggio, si può arrivare ad ottenere una notevole diminuzione degli sprechi energetici, con minor utilizzo dei sistemi di riscaldamento, minori emissioni nell’ambiente, maggior risparmio in bolletta e, soprattutto, miglioramento della classe energetica di riferimento dell’abitazione (che ci consente di accrescerne il valore in sede di vendita).
La coibentazione del Tetto e del Sottotetto è fondamentale per evitare che dalla superficie sopra la nostra testa si vada a disperdere il calore prodotto, importante (ovviamente percentualmente di minore importanza) anche la coibentazione di cassonetti di vecchia concezione non isolati.