Presente in tutto il mondo, dal Sud America, all’Indonesia, all’Australia, all’Europa, la pianta carnivora affascina e spaventa l’uomo per le sue proprietà da “assassina”. In realtà la pianta carnivora è una pianta bellissima e assolutamente innocua per l’uomo: vero è che, oltre agli insetti, può arrivare a mangiare rane e topolini. Difficile la coltivazione a causa della natura delicata di questa pianta. Vediamo insieme le informazioni principali sulla pianta carnivora.
Pianta carnivora: introduzione
Come il predatore più spietato, uno squalo o una tigre, la pianta carnivora è una spietata assassina, ben inteso d’insetti o di altri piccoli animali, come rane o topolini. Ma le tecniche di cattura che utilizzano le piante carnivore assomigliano realmente a quelle dei grandi predatori. Nonostante nell’immaginario collettivo e in certi film, pensiamo al Rocky Horror Picture Show, sia rappresentata come mostruosa creatura, la pianta carnivora non è assolutamente pericolosa per gli uomini… Le piante carnivore sono classificate in più di 600 specie diverse. La piante carnivore o piante insettivore sono piante di rara bellezza, ma anche di difficile coltivazione, a causa della loro delicatezza. Charles Darwin fu il primo a scrivere un trattato sulle piante carnivore ma a coniare il termine di pianta carnivora fu LLoyd nel 1942, perché, in passato, a questa pianta si dava solo il nome di insettivora, perché si pensava, appunto, che si nutrisse solo di insetti. La pianta carnivora è una pianta erbacea che si è adattata a ricavare nutrimento dalla digestione delle proteine degli animali, a causa della carenza di nutrimento caratteristica del proprio habitat. Sono piante presenti in tutto il mondo, Europa, Sud Africa, America, Indonesia, ma vivono in terreni poveri di sostanze nutritive come l’azoto: per questo motivo sono piante a rischio di estinzione. Tra le specie più note, la pianta carnivora sarracenia vive tra gli Stati Uniti e il Canada, può raggiungere il metro e mezzo, o la pianta carnivora nepenthes, conosciuta perché si tratta di una delle più spettacolari piante carnivore al mondo che, grazie al suo intenso profumo di polline, riesce a catturare decine di insetti: gli esemplari più grandi di questa pianta carnivora possono addirittura catturare e digerire un ratto intero; infatti le pareti interne essendo molto scivolose, impediscono all’insetto o all’animale catturato di risalire. Il movimento della preda stimola nella pianta carnivora un acido che arriva a sciogliere l’insetto nel giro di poche ore. Davvero inquietante!
Pianta carnivora: tecniche di cattura
Come fa la bellissima pianta carnivora a catturare una preda? Le piante carnivore hanno sviluppato cinque diversi tipi di trappole per catturare insetti e animali di cui si nutrono: la trappola adesiva, ovvero la pianta carnivora secerne una mucillagine collosa che cattura gli insetti; la trappola ad aspirazione, la pianta risucchia la preda tramite l’utricolo; la trappola a tagliola, cioè la pianta carnivora con un rapido movimento di foglie immobilizza l’insetto o l’animale al suo interno; la trappola ad ascidio, in cui la pianta intrappola la sua preda in una foglia arrotolata a forma di caraffa dove sono inseriti degli enzimi digestivi; e, per finire, la trappola a nassa, e lì la pianta, tramite dei peli, guida la preda fino al suo organo digestivo.
Pianta carnivora: coltivazione
Coltivare una pianta carnivora non è semplice, poiché la pianta carnivora ha bisogno di molta acqua, ma anche della giusta esposizione ai raggi solari. Purtroppo la maggior parte dell’acqua che si dona a queste piante proviene dal rubinetto di casa, ricco di calcio, deleterio per la pianta carnivora che la porta a morte certa. Difficile anche indovinare il tipo di terreno da usare: è importante usare la torba e non terreni semplici o arricchiti. In quanto il nutrimento che contengono questi terreni, ucciderebbero la pianta non abituata ai terreni ricchi.