La fragola, buonissimo frutto rosso dal profumo intenso, ha origini già nella preistoria ed era conosciuta e amata già nell’antichità. I romani le diedero il nome di fragrans per il suo profumo e la consumavano in particolare nel periodo della festa dedicata ad Adone, poichè la leggenda narrava che, alla morte di Adone, la dea Venere pianse tante lacrime che caddero sul suolo diventando dei piccoli cuori rossi. Scopriamo insieme qualcosa di più su questo buonissimo frutto usato tantissimo in cucina e ricco di proprietà benefiche per la nostra salute…
La fragola fa parte della famiglia delle Rosaceae e del genere Fragaria. Conosciuta dall’antichità, è una pianta originaria delle zone alpine e dell’America del Nord e del Sud ma è difusissima in molti paesi, tra cui l’Italia che è uno dei maggiori produttori di fragole a livello mondiale. Il frutto della fragola, in realtà, non è la parte rossa che mangiamo normalmente ma sono i semini gialli che si trovano in superficie, gli acheni. La fragola ha diverse varietà che si possono suddividere in non rifiorenti, le quali producono i frutti in primavera, le rifiorenti, che producono frutti sino all’autunno e sono molto lente nella riproduzione, le fotoindifferenti che si sviluppano con qualsiasi tipo di luminosità. La fragola più adatta ad una coltivazione in orto è la rifiorente poichè si riproduce più volte nel corso dei mesi e quindi è adatta al consumo familiare mentre la non rifiorente viene preferita dall’industria per la concentrazione di produzione che si ha ristretta ad un mese circa. Per coltivare la fragola nel nostro orto dobbiamo seguire alcuni accorgimenti: utilizzare un terreno subacido, cioè con un Ph fra 5,5 e 6,5, molto ricco di sostanze organiche; annaffiare non in modo abbondante ma più che altro costante soprattutto dopo aver trapiantato la pianta e nel momento della produzione del frutto; disporre le piante in file lasciando un pò di distanza l’una dall’altra. I frutti della fragola possono essere raccolti in periodi differenti a seconda se si tratta di una pianta rifiorente o non, a seconda della latitudine a cui si trova l’orto, a seconda se sia una coltivazione in pieno campo o in serra. Per coltivare e mantenere nel modo migliore la nostra pianta di fragola dobbiamo stare attenti soprattutto agli afidi e agli antonomi della fragola, al ragnetto rosso, un acaro molto diffuso, e a malattie quali l’oidio, la muffa grigia, il marciume delle radici: la fragola è molto delicata, bisogna quindi utilizzare dei prodotti specifici per eliminare il problema. Una pianta delle fragole molto amata e dai frutti molto gustosi è la fragola selvatica chiamata anche fragola di bosco. Questa pianta ha dei lunghi stoloni, cioè dei rami che partono dalla gemma della pianta, i quali arrivano sino a terra e producono nuove piante. La fragola selvatica si trova in ogni parte d’Italia, nei boschi o nelle radure, fino ad un’altezza di 1800 m. Le fragole sono utilizzatissime nel campo alimentare per produrre sciroppi, gelati, succhi, dolci di vario genere e sono ricche di vitamina C, di acido folico, fibre, potassio. Le fragole sono poco caloriche, non contengono grassi saturi o colesterolo, e sono ottime per la dieta poichè contengono moltissima acqua.