Qui c’è un elenco di piccole grandi cose che faccio o che cerco di fare per ridurre il mio impatto. L’elenco è in aggiornamento, aperto a consigli e suggerimenti.
In cucina e a tavola
Sono vegetariana e ho di molto ridotto il mio consumo di latte, latticini e uova. Non mangio formaggi ottenuti con caglio animale e compro solo uova di galline allevate a terra. Cerco di acquistare prodotti freschi, biologici, di stagione e il più possibile a chilometro zero. Acquisto raramente i surgelati e per i prodotti d’importazione (caffè, cacao, tè, spezie), scelgo quelli equosolidali, oltre che biologici.
Evito di consumare prodotti confezionati per risparmiare in salute e in imballaggi, a favore dell’autoproduzione. La maggior parte degli alimenti che si trovano sugli scaffali dei supermercati, possono essere preparati con le proprie mani: dadi, yogurt, gnocchi, pasta brisè, marmellate, sughi, eccetera. Coltivo le erbe e alcuni ortaggi sul balcone (chi ha spazio può fare un piccolo orto e costruirsi una compostiera).
Ho eliminato quasi del tutto l’usa e getta, utilizzo tovaglie e tovaglioli di stoffa, contenitori anziché pellicola e carta stagnola.
In bagno
Ho sostituito i dischetti levatrucco in cotone con spugnette detergenti e sono passata alla coppetta mestruale e agli assorbenti e salvaslip lavabili. Utilizzerò i cotton fioc fino ad esaurimento, ho sostituito i fazzoletti di carta con quelli di stoffa e uso una carta igienica ecologica.
Utilizzo la coppetta mestruale e i salvaslip lavabili; in caso di necessità, scelgo assorbenti ecologici.
Faccio da me detergenti, deodoranti, creme con ingredienti naturali; è facile e divertente e organizzo laboratori per insegnare anche agli altri ad autoprodurre i propri cosmetici. Nel limite del possibile mi curo con rimedi naturali.
Animali domestici
Ho una cagnolina e tre gatti; per loro scelgo pappe biologiche e acquisto croccantini in grosse quantità, per ridurre gli imballaggi. Vorrei trovare una macelleria biodinamica qui in zona per acquistare carne di scarto al posto della pappa umida, ma fino ad ora le mie ricerche non hanno prodotto risultati.
Anziché la classica sabbietta, utilizzo il pellett, la segatura o una lettiera ecologica. I più coraggiosi possono tentare di addestrarli a fare i bisogni nel water. Per raccogliere i bisogni della cagnolina uso sacchetti in mater-bi.
Pulizie
Ho sostituito l’ammorbidente con acido citrico e oli essenziali. Con aceto e bicarbonato di sodio faccio da me detergenti per i pavimenti, anti-calcare e sgorga lavandini. Ho scoperto l’acqua calda e uso solo quella per lavare i vetri e gli specchi.
Sto cercando un valido sostituto ai detersivi per piatti e lavatrice, che sono gli unici due che ancora acquisto (rigorosamente ecologici). Profumo gli ambienti e i cassetti con gli oli essenziali.
Trasporti
Viaggio a piedi o in bicicletta per i tratti brevi; in treno per quelli più lunghi. Vivo in una piccola città, non ho l’auto e me la faccio prestare solo quando non è possibile optare per nessun altro mezzo di trasporto e se si è almeno in due. Non prendo l’aereo; se un giorno dovessi avere necessità di farlo, sceglierò un volo che dia la possibilità di compensare le emissioni del viaggio. Per le vacanze, in genere preferisco mete vicine, in agriturismi rispettosi dell’ambiente.
Consumi
Vivo in una casetta di 30 metri quadri, quindi non consumo molto. Ho elettrodomestici di classe A; faccio fare cicli di lavaggio brevi e a basse temperature alla lavatrice e la uso di notte; d’inverno tengo spento il frigorifero. Utilizzo poco i piccoli elettrodomestici come il robot da cucina, non uso il ferro da stiro, non ho il microonde e la lavastoviglie.
Evito di lasciare gli apparecchi accesi o in stand-by (ho delle ciabatte con l’interruttore per spegnere completamente anche i led) e uso lampadine a basso consumo, candele, sveglie a carica manuale. Non ho figli, ma so che esistono giocattoli per i bambini in legno, stoffa, mais o a carica solare.
Cerco di non sprecare acqua. Faccio riparare le perdite e riutilizzato l’acqua quando possibile. Con l’acqua di cottura della pasta ci si possono lavare i piatti, mentre quella con cui si puliscono le verdure o con cui si cuociono le uova può essere usata per bagnare le piante. Se si ha un giardino, si può raccogliere l’acqua piovana per innaffiarlo. Bevo acqua del rubinetto, non uso più le caraffe filtranti.
Acquisti
Prima di acquistare qualcosa, mi chiedo dieci volte se è necessario. Se la risposta è sì, valuto se può essere ottenuta in prestito o in baratto, o acquistato usato. Non acquisto quasi più riviste e giornali (per le notizie c’è Internet, non c’è bisogno di sprecare carta!), prendo i libri in prestito in biblioteca, li ottengo in baratto oppure acquisto la versione ebook.
Quando esco a fare shopping porto la sporta e i le retine in cotone per la frutta e la verdura; sto attenta a comprare alimenti senza imballaggi o con imballaggi minimi.
Prima di gettare qualcosa, mi domando se quel bene non può essere convertito ad un nuovo utilizzo, regalato, barattato o venduto. Il sacco della spazzatura o la discarica, dovrebbero essere l’ultima spiaggia, anche se si tratta di oggetti riciclabili. Ho pesato per due mesi i miei rifiuti, per rendermi conto di quanti ne produco e trovare soluzioni per ridurli. Ovviamente differenzio i rifiuti. Ciò che si butta via, non smette di essere un problema nostro, anche se è fuori dalla nostra casa.
Al lavoro
Da qualche tempo lavoro da casa; chi lavora fuori casa può portare con sé una tazza per le bevande della macchinetta e una borraccia per l’acqua. Ho avuto per un anno un’attività e ho scelto tra le altre cose una pausa caffè solidale, bicchierini e palette in mater-bi, carta riciclata e lampadine a risparmio energetico. Non spreco carta, prendo appunti sul PC e stampo solo se necessario (e solo su carta riciclata)