Originario dell’Europa, il narciso è un fiore molto ricercato per la sua bellezza sia in giardino e balcone, sia come fiore reciso da utilizzare in appartamento o per occasioni speciali.
Nel linguaggio dei fiori il narciso indica l’autostima e la vanità: narra infatti una leggenda greca che il giovane Narciso cadde nel fiume mentre osservava il suo riflesso sull’acqua e che alla sua scomparsa nacquero dei fiorellini lungo le rive del fiume rivolti verso il basso per guardare la loro immagine riflessa.
Il narciso fa parte della famiglia delle Amaryllidaceae ed è una pianta bulbosa di cui esistono tantissime specie compresi anche i moltissimi ibridi creati nel corso del tempo. Il nome del narciso potrebbe avere origine dalla parola greca narkào, ovvero stordire, per il fatto che il suo profumo sia tanto intenso fino a stordire oppure dalla parola persiana nargis che indicava per l’appunto questo fiore. Il bulbo del narciso ha una dimensione tra i 5 e i 15 cm di diametro, ha foglie basali verdi che possono raggiungere i 40 cm di lunghezza mentre i fiori sono posti all’apice sorretti da un fusto carnoso. Il fiore solitamente è di colore bianco o giallo e al centro ha una corolla di colore giallo che a seconda della forma può essere a trombetta o a campanella o a ruota; alcune specie coltivate possono avere delle sfumature di altri colori come il rosa. Il narciso può essere tranquillamente coltivato in giardino o anche in vaso; in questo caso bisogna ricordarsi di dissotterrare il bulbo in estate poichè il narciso tende a riprodursi notevolmente creando altri bulbi che necessitano di spazio per la successiva fioritura. Il terreno più adatto è povero di torba e non va annaffiato eccessivamente, soprattutto nel periodo vegetativo, a meno che non vi sia un periodo si particolare caldo o siccità.
L’impianto del narciso avviene in autunno per poi fiorire in primavera; l’esposizione più adatta è sempre in luogo soleggiato mentre dal punto di vista climatico bisogna dire che il narciso non teme molto nè il freddo nè il caldo. Le malattie che maggiormente possono attaccare il narciso sono i finghi, il marciume o la muffa mentre tra gli insetti è molto pericolosa la mosca dei bulbi che li divora così come la galeruca del narciso o l’acaro del bulbo. Per riprodurre il narciso è possibile utilizzare i piccoli bulbi che nascono dalla pianta madre staccandoli prima che la pianta si secchi e ponendoli nel terreno distanziandoli l’uno dall’altro in previsione dl loro sviluppo successivo. Un’ultima curiosità: il bulbo del narciso contiene la narcisina, una sostanza velenosa che se ingerita può provocare problemi allo stomaco.