l pungitopo è una pianta protetta diffusa nel sottobosco in tutta Italia composta di un cespuglio con dei fusti un pò appiattiti e aculeati e fiori che possono essere sia maschili che femminili i quali danno dei frutti rossi, le bacche, contenenti dei semi. Il pungitopo è una pianta perenne e può raggiungere un’altezza di circa 70 cm., il germoglio può essere mangiato ed ha un sapore simile all’asparago; la posizione ideale per il pungitopo è quella ombreggiata, resiste bene al freddo. Il pungitopo ha molte proprietà benefiche: è antinfiammatorio, può essere utilizzato per curare le emorroidi, per lenire gli eritemi e togliere gli arrossamenti e per proteggere contro sole e vento, ha proprietà venotoniche, ovvero aiuta coloro che hanno problemi con le vene varicose, insufficienza venosa o gambe pesanti.
Il pungitopo è considerato da sempre un portafortuna. I Germani già nei tempi più antichi lo utilizzavano per onorare gli spiriti del bosco, adornandone le loro case con dei rametti; per gli antichi Romani erano un simbolo di augurio tant’è che si scambiavano rami di pungitopo durante le celebrazioni. Dalla tradizione antica arriva così l’utilizzo del pungitopo nelle feste, proprio per augurare felicità nell’anno nuovo e scambiare gli auguri. Nella tradizione contadina veniva utilizzato anche per pulire i camini e per proteggere i cibi conservati nelle cantine dai topi: da qui il nome di piccasorce o pungitopo come è rimasto nell’uso comune.