Cari lettori, oggi parliamo dell’Amaryllis, una pianta dalle misure stupefacenti: pensate che la circonferenza del bulbo va dai 20 ai 28 centimetri e gli steli arrivano ai 60 cm di altezza.
Considerando che più un bulbo è grosso e più ci sono possibilità che produca due steli con molte corolle ciascuno, va da se che un bulbo di 20-24 centimetri di circonferenza normalmente dà uno stelo, ma può produrne anche due. Un bulbo di 28 centimetri ne darà di sicuro due, forse anche tre.
Risulta essere importante non confondersi con i lilium: sono fiori diversi anche se i generi sono lontani parenti e misurano normalmente 25 centimetri di diametro, mentre le corolle delle varietà miniatura sono larghe “solo” 12.5 cm. Poiché il secondo stelo si sviluppa dopo il primo e i fiori non sbocciano mai simultaneamente, il periodo totale di fioritura dura a lungo.
L’amaryllis è un bulbo forzato, cioè coltivato al chiuso. A differenza degli altri che ricevono lo stesso tipo di coltivazione però può essere conservato e fatto rifiorire l’anno successivo. Scegliete dunque il migliore quando lo acquistate: pesante e solido al tatto, senza parti molli. Controllate che abbia già radici carnose lunghe qualche centimetro.
Vediamo adesso come fare per risvegliare le radici. Qui di seguito le istruzioni: Cominciate mettendo la base del bulbo a bagno in due dita di acqua tiepida. Lasciatelo un paio d’ore e poi versate in un vaso (largo poco più del bulbo) un po’ di terra e appoggiatevi il bulbo.
Chiaramente la punta (o apice vegetativo) deve sporgere dall’orlo del vaso.
Dopo potete aggiungere terriccio senza però coprire tutto il bulbo: lasciate che il suo terzo superiore affiori dalla terra. Pressate il terriccio con le dita e innaffiate cercando di non bagnare il bulbo. Sistemate il vaso in un luogo luminoso contemperatura sui 20 gradi e finché il germoglio non è spuntato innaffiate poco solo per non far seccare la terra. Una volta alla settimana dovrebbe essere sufficiente.
Non dirigete mai il getto sull’apice vegetativo, ma verso i bordi del vaso. Man mano che lo stelo si sviluppa, aumentate le annaffiature e fertilizzate ogni due settimane con un prodotto liquido universale. Ricordate sempre che il concime va dato solo sulla terra umida.
Recidete le corolle quando appassiscono: questa operazione stimola la produzione di altri fiori. Quando vi accorgete che il bulbo ha terminato la fioritura, recidete alla base anche gli steli dei fiori ma lasciate intatte le foglie: è attraverso di esse che il bulbo ricostituisce le riserve per poter rifiorire il prossimo anno.